domenica 22 giugno 2008

Pazienza...

Ti giri e cerchi di parlare
Da quale sogno vuoi tornare
Da quale angolo lontano
Ombre a rincorrersi sul muro
Mi viene incontro il tuo profumo
E’ un mare calmo l’incoscienza
E ho bisogno di te
Pazienza
Che strani giorni amore
Si muovono le nuvole
Onde a toccare il cielo davanti a noi
Dammi le tue mani
Sei entrato senza far rumore
Hai preso tutte le parole
Ed hai sprecato ogni mia forza
Una rincorsa per le scale
Un’altra strada da sbagliare
Non ho mai fatto penitenza
Bastavi tu
Pazienza
Che strani giorni amore
Si cercano le nuvole
Onde a bucare il cielo davanti a noi
Prendimi le mani
Che strani giorni amore
Si cercano le nuvole
E darsi tutto e farsi male
E andare a fondo, a fondo per cercare
Svegliati, sali su, fino a me
Brilla già in ogni via la tua luce
Chissà se avremo un’occasione
Ancora un cambio di stagione
Io benedico la tua assenza
Beata me
Pazienza
Che strani giorni amore
Leggeri tra le nuvole
E resta addosso il male e il bene
Nascondo tutto, tutto nelle vene
Come sorridi tu, nessuno
Come mi guardi tu, nessuno
Oltre satelliti e aquiloni, seguirti ancora
Arriverà domani
Splende già in ogni via quella tua luce

sabato 14 giugno 2008

Picture of the Day

frammenti della mia festa di compleanno AntiSuperstizioneVenerì13, una bella riuscita dopo tante paranoie...

Tanti Auguri a Me...


Un dolce tutto per me... un'overdose di cioccolato amaro con un pizzico di dolceza delle fragole

Torta:
85g di cacao in polvere
150g zucchero
150g farina
4 uova
Glassa:
200 gr cioccolato fondente 80%
165 ml panna fresca
Crema:
300 g di fragole,
6 fogli di gelatina,
300 ml di panna da montare.

Procedimento: Battere i tuorli con lo zucchero fino a renderli una crema morbida. A parte montare gli albumi a neve con un pizzico di sale. Incorporare delicatamente gli albumi ai tuorli, alternandoli con la farina passata al setaccio.Prendere una teglia larga quanto il forno (quelle da pizza), ricoprirla con la carata forno e versarci il composto stendendolo con una spatola. Infornare in forno caldo a 180° per 10 minuti, fino a che la torta non sarà dorata in superficie. tagiarla in 6 dischi di due dimensioni.

Per la crema di fragole schiacciate grossolanamente con una forchetta le fragole, unite il rimanente zucchero e aggiungete la gelatina (ammollata e sciolta secondo le indicazioni). Montate la panna ed unitela al composto di fragole. Versate metà del composto sul fondo della torta, appoggiatevi il secondo strato e completate con il resto della crema. Mettete la torta in frigo per almeno 3 ore.

per la copertura potare ad ebollizione la panna e aggiungerci la cioccolata tagliata a pezzetti. lasciar riposare finchè il composto non diventa denso, dopo di che ricoprirci la torta e lasciare in frigo a solidificare la ganace.


martedì 10 giugno 2008

Sottosotto



Guardaci rompere i nostri legami in questa cucina
Guardaci riprendere tutte le nostre difese
Guardaci intraprendere una guerra nelle nostre camere da letto
Guardaci mollare tutto1 nei nostri dialoghi

Non c´è alcuna differenza in quello che stiamo facendo qui,
che non si manifesti là fuori in sintomi piú grandi
Allora perchè trascorriamo tutto il nostro tempo indossando le nostre bende
Quando abbiamo la chiave ultima alla causa proprio qui, al di sotto di noi

Guardaci, la nostra forma le nostre cricche nella nostra buca di sabbia
Guardaci, micro bambini con entrambi i nostri cuori bloccati
Guardaci andar via da tutti i punti di massima
Guarda la dittatura sul mio stesso blocchetto

Non c´è alcuna differenza in quello che stiamo facendo qui,
che non si manifesti là fuori in sintomi piú grandi
Allora perchè trascorriamo tutto il nostro tempo indossando le nostre bende
Quando abbiamo la chiave ultima alla causa proprio qui, al di sotto di noi

Come ho sprecare tempo ed energia con il carro davanti ai buoi
Quando lo splendore esteriore fiorisce dalla radice
I riflettori su questi semi di ragioni più semplici
Questo nucleo, materializzato, comincia nel nostro salotto

Non c´è alcuna differenza in quello che stiamo facendo qui,
che non si manifesti là fuori in sintomi piú grandi
Allora perchè trascorriamo tutto il nostro tempo indossando le nostre bende
Quando abbiamo la chiave ultima alla causa proprio qui, al di sotto di noi

domenica 1 giugno 2008

10 cose che odio di te

odio il modo in cui mi parli.
odio come chiudi le comunicazioni telefoniche.
odio come vuoi sempre avere l’ultima parola,
quando sembra non t’interessi di me.
odio il modo in cui guidi la macchina,
sempre così veloce.
e quando mi fissi,
pensando ai momenti in cui mi hai, tua
e il modo in cui mi leggi nella mente.
odio la bottiglia d’acqua vicino al letto.
odio i tuoi modi poco carini.
odio il tuo sbattermi contro un muro.
odio il tuo non essere metaforico.
odio la tua testa,
il tuo frigo vuoto.
odio quando accendi la televisione.
odio quando mi chiami,
e quando non mi chiami,
quando rompi il mio equilibrio d’emozioni precario.
odio, odio quando scompari e
odio quando ricompari.
ti odio così tanto che quasi mi fa star male
mi fa persino scrivere poesie.
ti odio, odio quando hai sempre ragione
e poi non ce l’hai ma è come se l’avessi.
odio quando mi menti.
odio quando mi fai ridere,
odio anche di più quando mi fai piangere
(come ora).
odio quando non mi sei intorno.
odio quando mi sei troppo intorno.
quando non riesco a dirti no.
quando non voglio dirti no.
quando ti dico no, ma poi richiamo e dico si.
quando dico si al primo tentativo.
odio il fatto che tu non mi abbia chiamato.
ma più di tutto
odio il fatto che non ti odio
nemmeno quasi,
nemmeno un pochino,
nemmeno niente.
odio il fatto che forse invece quasi ti amo
un pochino ti amo
tanto ti amo.
però ora basta
fa troppo male.